Oroscopo

2024

“Altrimenti: il futuro è adesso e tutte quelle promesse politiche che ci facciamo, tutto quel desiderare e sperare seriamente (ripetilo tre volte come un incantesimo: desiderare e sperare, desiderare e sperare, desiderare e sperare), … – tutti quei movimenti che fanno
spazio e determinano la nostra lotta per vivere liberamente, vivere meglio, amare di più, tessere abbondanza, tutto questo è lavoro di un altro regno che è non-qui."

(Lola Olufemi – Experiments in imagining otherwise, trad. Giorgia Ohanesian Nardin/Marco D’Agostin)

“Quando la voce che canta il mondo si affievolisce fino a scomparire, anche la gamma di possibilità che costituiva il futuro di quel mondo comincia a evaporare. La fine di un mondo è realmente un’apocalisse che rivela la natura del tempo, proprio nel momento in cui ne fa scempio”

(Federico Campagna, Cultura profetica)

A cosa ci riferiamo quando parliamo di futuro? Come pensiamo a quello che verrà? Con quali parole e con quali alleanze desideriamo continuare a “fare mondo”, insieme?
OROSCOPO è uno spazio semi-organizzato di necessaria contemplazione, un tempo prezioso di speculazione collettiva.

Giunto alla quinta edizione, OROSCOPO si articola secondo un doppio movimento: durante la prima giornata ospiti provenienti dal mondo dell’arte e della ricerca rispondono all’invito della direzione artistica di formulare un intervento attorno all’idea di futuro. Nella seconda giornata, tutt l partecipanti sono chiamat a condividere uno spazio intimo e assembleare per ridiscutere, approfondire, organizzare pensieri e discorsi attorno a quanto emerso.

Ospiti dell’edizione 2024, accolta negli spazi di AtelierSì di Bologna, sono Diana Lola Possani, Simone Frangi e Ines Testoni. Saranno le loro luminose parole a condurci dentro un breve ma intenso processo di ricerca collettiva, nel tentativo di guardare assieme al potere retroattivo del futuro. Per chiederci a cosa si ritorna quando si va avanti, con lo sguardo sempre puntato verso le stelle.


Simone Frangi è ricercatore e critico d’arte operativo all’intersezione di pensiero critico, ricerca curatoriale e progetti pedagogici.
È professore di Teoria dell'arte e Cultura Visuale presso l'ESAD – Accademia di Belle Arti e Design di Grenoble (FR), dove ha fondato con Katia Schneller l'Unità di Ricerca “Hospitalité Artistique et Activisme Visuel: pour une Europe
diaporique et post-occidentale”.
Sempre con Katia Schneller ha fondato il Festival des Gestes de la Recherche attualmente ospitato da Le Magasin- Centre National d'Art Contemporain e da CCN – Centre Chorégraphique National di Grenoble.
Dal 2013 al 2017 è stato direttore artistico di Viafarini (Milano, IT). Dal 2013 co-dirige con Barbara Boninsegna Live Works – Free School of Performance presso Centrale Fies (Dro, Trento, IT). Con la stessa istituzione ha co-fondato la Agitu Ideo Gudeta Fellowship, sviluppata in dialogo con Mackda Ghebremariam Tesfau’ e Justin Randolph Thompson (Black History Month Florence). Dal 2014 co-dirige con Alessandro Castiglioni A Natural Oasis? un programma di training curatoriale nomade nel Mediterraneo.


Diana Lola Posani, sound artist, performer vocale e facilitatrice di Deep Listening si esibisce su scala internazionale, scrive sulla rivista A Row of Trees, della Sonic Art Research Unit (SARU) – Oxford Brookes University e cura il sound art festival AKRIDA.
Da anni porta avanti un lavoro di divulgazione sul significato dell’ascolto per professionisti della musica e non, tenendo seminari al Master di Arti Performative IUAV a Venezia, al MACRO museo d'arte contemporanea di Roma
e all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
A Marzo 2023 è stata pubblicata la sua traduzione del libro “Deep Listening – La pratica sonora di una compositrice” di Pauline Oliveros per la casa editrice Timeo e nel Dicembre 2023 è seguita la pubblicazione di “Quantum Listening”
di Pauline Oliveros, di cui ha curato anche la postfazione.


Irene Testoni, professoressa di Psicologia Sociale all’Università di Padova, dirige il corso di perfezionamento di Creative arts therapies, finalizzato al supporto di persone discriminate. Riconosciuta tra le studiose più importanti a livello nazionale nel progetto «100 esperte contro gli stereotipi», ha diretto il progetto EMPoWER ed è componente della rete internazionale MiStory per studiare le cause e gli effetti della violenza di genere. Per il Saggiatore ha pubblicato Il grande libro della morte (2021).

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