A Firenze per il Festival La Democrazia del Corpo diretto da Virgilio Sieni, Marco D’Agostin presenta il duo AVALANCHE.
concept, choreography / Marco D’Agostin
performed by / Marco D’Agostin, Teresa Silva
sound / Pablo Esbert Lilienfeld
lights / Abigail Fowler
vocal coach / Melanie Pappenheim
movement coach / Marta Ciappina
technical direction / Paolo Tizianel
care, promotion / Marco Villari
coproduced by / Rencontres Chorégraphiques de Sein-Saint-Denis, VAN, Marche Teatro, CCNN de Nantes
supported by / O Espaco do Tempo, Centrale Fies, PACT Zollverein, CSC/OperaEstate Festival, Tanzhaus Zurich, Sala Hiroshima, ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche (azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino)
In Avalanche i due esseri umani protagonisti vengono osservati da occhi ciclopici come antiche polveri conservate in un blocco di ghiaccio. Camminano all’alba di un nuovo pianeta, sotto il peso della loro millenaria tristezza. Tutto quello che non è sopravvissuto agisce, invisibile, su tutto ciò che invece è rimasto e che viene rievocato come regola, collezione, elenco di possibilità. La danza si pone in una costante tensione verso l’infinito dell’enumerazione, alla ricerca accanita di un esito.
Gli occhi socchiusi, come a proteggere lo sguardo dalla luce accecante di un colore mai visto, afferrano l’abbaglio di un’estrema possibilità: una terra di sabbia e semi sulla quale qualcuno imparerà nuovamente a muoversi, dopo che anche l’ultimo archivio sarà andato distrutto.